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COMUNE | PARROCCHIA
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Argomento proposto da grezzo Ultimo commento inserito il 15/07/2021 19:25:32 - 989 risposte al forum |  | Amici di donPa e C. | | Credo sia giunto il momento, e spero lo troviate equo, di riunire qui tutte le voci sparse nei vari forum, gruppi, articoli, in sostegno dell’ uomo tanto condannato e contestato per aver negato riconoscimento (non quello legale) ad un figlio presunto.
Trovo che i numerosi tentativi di "far parlare" anche l'altra faccia della medaglia, e di restituire dignità a chi, tanto calpestato e umiliato, è costretto a negarsi e a vivere nel silenzio la sua dolorosa "battaglia", e tutto per non aver aperto il cuore proprio in questo forum, vadano accolti e riuniti sotto un'unica voce, quella dei semplici, dei più piccoli, di coloro che sperano, di coloro che amano, lontano dai riflettori e dalle telecamere.
Io non so se il donpa fosse davvero il padre di quel piccolo o qualcuno che è a lui molto vicino, ma mi piace pensare di dedicare loro uno spazio di rinascita...grazie a chi vorrà accogliere questo invito e contribuire a sollevare gli animi di chi, ormai senza voce, aspetta ancora un cenno, una parola, una carezza.
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Risposta inserita da Passaggio @ Visconte Dimezzato il 22/12/2012 20:58:52 |  | Coloro che io cito sono tutti i sacerdoti, tra cui anche quello oggetto di questo forum.
Che siano buoni, o non buoni perche' malati o perchè molto molto furbi, necessitano ancor di piu' di "intenzioni d'amore" (come scrive bene Arianna) Ma per quale motivo? Per il motivo che hai detto tu: discernimento, rieducazione, riorientamento.
Faccio un esempio,semplificando :
Se io con la vita quotidiana, fatta di fatti e pensieri, mi carico di "intenzioni d'amore", prima o poi mi circondero' di testimoni dell'amore.
I maestri invece che sono solo maestri e non testimoni, gireranno alla larga dai testimoni e viceversa.
Si incontreranno ma non si "toccheranno" nell'amore,i maestri
troveranno delle persone che lascio definire a gli altri. (perchè anch'io mi ci sono sentito dentro, ora un po' meno ma il pericolo c'è sempre)
Vedrai che chi fa solo il maestro senza essere testimone, sarà costretto dalla vita a farsi aiutare (se vuole) perche' disorientato e incapace di discernere.
Perchè? Perchè altrimenti rimane una persona con tante belle intenzioni e desideri inespressi, ma senza l'intenzione d'amore
autentica che lo fa umano e gioioso.
Quanti preti ho conosciuto che si sono sposati e mi sono pentito di averli cercati per i loro vari talenti invece di cercarli come confessori, guide spirituale individuali,testimoni dell'amore di Cristo nella loro umanità!
Di fuoco, perche' complice questo sistema economico "affiancato" dal sistema di potere religioso e viceversa, molti nodi stanno venendo al pettine. E i molti delusi da un movimento, da un gruppo, dalle difficoltà oggettive della vita di oggi, trovino dei sacerdoti carichi, carichi del "fuoco" di Gesu' che è l'unico che ti puo' dare "ristoro", come dicono molti passi del vangelo.
Ho parlato di Padre Pio perchè i racconti su di lui fanno percepire, visto che purtroppo non c'è piu', che fosse pieno di Gesu'. La storia forse ci insegnerà che padre Pio percepiva tante cose della Chiesa e del potere, che non potevano essere espresse a parole, perchè lui ha voluto essere piccolo e umile
in fedeltà al vangelo e per amore di Gesu'.
Grazie Visconte che mi hai dato modo di esprimermi in merito.
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Risposta inserita da Grazia il 22/12/2012 13:21:35 |  | per Visconte Dimezzato e Tutti
...speriamo siano "solo" malati.
Che cu(o)re amorevoli , generose e gratuite
restituiscano a tutto e tutti
l'originaria universanatale verità, giustezza e bontà | | RISPONDI AL COMMENTO |
Risposta inserita da Arianna per don Paolo il 22/12/2012 11:02:03 |  |
Lascio anch'io, per don Paolo, questa riflessione dedicata alla preghiera da un antropologo a gesù( nel forum “La Chiesa” e per non rubare spazio ulteriore qui)
Grazie | | RISPONDI AL COMMENTO |
Risposta inserita da Visconte Dimezzato @ Passaggio il 22/12/2012 10:48:14 |  | Preghiere, opere
A cosa servono le preghiere, tante volte, se non a rassicurare solo noi stessi e a lasciare le situazioni esattamente com’erano prima? Avanti! A che serve riferirsi al Vangelo se poi eludiamo ciò che invita a fare?
Secondo me, più che di preghiere, coloro che tu citi, necessitano spesso più di discernimento sincero o provvedimenti ri-educativi molto incisivi. Perché quando le loro azioni contraddicono i loro obiettivi non in modo occasionale, ma continuativo e duraturo nel tempo o sono malati o molto molto furbi ed in cattiva fede
Che cosa intendi con " periodo di fuoco per i sacerdoti"?
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Risposta inserita da hamartìa il 21/12/2012 23:46:55 |  | Che peccato!
I sacerdoti avevano avuto la grande opportunità di mostrare al mondo piegato ed in ginocchio, che sarebbe stato possibile vivere senza superfluo - Senza scambiare l’amore per un gioco, un passatempo , una forma di potere E per conformare e limitare scelte ed azioni in funzione anche degli altri
Trasgredendo in modo massivo e spesso eclatante, non solo hanno negato a sé e agli altri una possibilità rivoluzionaria Ma hanno insinuato in molti il sospetto che quelle loro promesse sono irrealizzabili. E ciò è ancora più miserevole
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Risposta inserita da maria elisabetta il 21/12/2012 23:09:21 |  | Ricc:ardo
Come non provare tristezza quando molti intorno a noi cercano proprio quel godimento che sottolinei e il termine che esibisci, enfatizza? Ricerca di piacere endemico , evasione che ottunde, imperativo edonico che trova amplificazione nell’ essere consumato ed esibito nel gruppo.
E come non provare rabbia nell'apprendere notizie come quella riportata da serendipity. un "uomo di dio" che si dimostra doppiamente impotente nel bene: fecondando una donna (probabilmente in nome di quel godere così tanto bramato e che lo sfidare le regole esalta insieme al non interrogarsi sulle cause ed effetti) . E lasciandola poi sola a subirne le conseguenze davanti al mondo che giudica, eccome giudica Ed emargina. Soprattutto il più debole .
Un “uomo” forte della sua certezza che, la donna continuando a sperare che il rapporto - in nome del figlio- venga ricomposto, non renderà mai noto il nome del vile . Che uomo è?
Tristezza e rabbia sono emozioni naturali che cozzano con l’artificialità e inganno e l’edonismo rampante che le ha provocate .Qualcuno , per grazia, non le demonizzi E le usi per risollevarsi, risollevare anche altri e finalmente reagire perché tali situazioni non dovrebbero mai nè lasciarci indifferenti né incapaci di giudicare la gravità del crudele ed impietoso comportamento e successive conseguenze
Grazie | | RISPONDI AL COMMENTO |
Risposta inserita da di passaggio il 21/12/2012 22:11:04 |  | per mino
ripetevo quello che aveva detto don cesare contarini,se non erro,quando salto' fuori poi la paternità di don paolo. E' una frase generica, però esprime brevemente e semplicemente un pensiero umano, tra l'altro di difficile applicazione nella realtà, di fronte al vangelo e alla sua interpretazione, quando c'è da interpretare.
Io penso che questa sia un epoca che ha bisogno di testimoni
e non di maestri.E' se uno è cosi bravo da fare il maestro deve essere anche testimone,come Gesu' insegna.
E' cominciato un periodo di "fuoco",non so da quando,per coloro che sono sacerdoti fino al papa Benedetto XVI.
I sacerdoti, da quelli buoni a quelli non buoni, ai sospesi a
divinis sono meritevoli delle nostre preghiere.
E' bene non farsi "ipnotizzare" da nessuno, se non dalla quella croce che avete in casa o nelle chiese.
E se proprio dobbiamo farci ipnotizzare da qualcuno, andiamo
magari a san Giovanni Rotondo nel vecchio santuario di Padre Pio,un piccolo e umile frate, ma tanto santo che solo Dio sa quanto. | | RISPONDI AL COMMENTO |
Risposta inserita da sereno il 21/12/2012 19:42:18 |  |
Caro Ricky (mi permetto un tono confidenziale perché da te abbracciato nel tuo penultimo intervento),valutando le tue affermazioni quando dici di leggere tristezza e rabbia, ho serenamente riconosciuto in me tristezza ma non rabbia. Anch'io, che non posso sostenere in assoluto di star bene, ho beneficiato (soprattutto tra gli anni 1998-2005) di numerose stimolazioni volte all'introspezione, all'approfondimento di tematiche sopite o non affrontate, o affrontate con superficialità e poca conoscenza, che mi hanno fatto star bene. In particolare celebrazioni eucaristiche, veglie di preghiera e concerti. Converrai con me che lo spirito che sosteneva quegli eventi non c'è più da un bel pezzo e che è stato sostituito da un altro palesemente in antitesi. La verità emergerà per tutti prima o poi, è solo questione di avere pazienza. Sarebbe opportuno rileggere con attenzione l'intervento di Hesed del 20.11.12, ora a pag. 9, per cogliere il senso della tristezza di cui parlo. Una tristezza che nasce dall'impossibilità di condividere una serie nutrita di scelte, probabilmente pianificate da tempo ma evidenziatesi progressivamente nel susseguirsi della storia. Una tristezza che consegue dalla incapacità di accettare la mistificazione della realtà, cavalcando l'illusione che un blindato silenzio esenti dall'abilità nel rispondere degli effetti delle proprie scelte sugli altri. Cavalcando proprio quello stato di offuscamento della realtà, così ben rappresentato dal sogno collettivo planetario, tema di base nei corsi di comunicazione e velo da squarciare per consentire un percorso di consapevolezza. Quel benessere provato a suo tempo era effetto del messaggio non del messaggero. E quando cerco quel messaggio ritrovo ancora benessere. Valutiamo sempre senza condanna, come suggerito da Lucciole per Lanterne, perché l'essenza dell'uomo non può ridursi alla somma dei suoi errori, e non dubitiamo sul fatto che l'unica nostra salvezza (guarigione) è in Gesù.
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Risposta inserita da benigno il 21/12/2012 17:20:45 |  |
e se si provasse a stare bene facendo dipendere quel bene
dal bene stesso, senza renderlo subordinato a niente e nessuno?
la nostra vita smetterebbe di fare preferenze per questa o quella persona o cosa e smetteremmo di non vedere , tenere alla larga, odiare cio e chi , fino a poco prima, tenevamo alla larga da noi proprio per il timore fosse nemico/a del nostro benessere cui non vogliamo rinunciare
solo allora potremmo dirci liberi . prima di tutto dai di preconcetti che abbiamo diffuso e movimentato noi .Ma anche da quelle sentenze che fanno di noi spesso i giudici più spietati ed inamovibili | | RISPONDI AL COMMENTO |
Risposta inserita da Lucciole per Lanterne il 21/12/2012 13:05:18 |  |
"Non giudicare" porta a giustificare tutto e tutti...
Il non giudicare che vi fanno passare come un comandamento evangelico (e che tale non è ) ....è più che altro la copertura e giustificazione più comoda e vantaggiosa per fare qualsiasi cosa ed essere comunque giustificati
Un uomo saggio non esclude valutazione e giudizio. E casomai chiede di astenersi dal condannare e colpevolizzare
E' ben diverso!!!
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Risposta inserita da dolores il 21/12/2012 12:42:38 |  |
a Ricky
In attesa delle tue personali risposte alle domande di Veronica,mi permetto di aggiungere che come tu cerchi di costruire il bene , qualcuno altro, come può e riesce, si adopera invece affinchè esperienze inutili , umilianti o ingannevoli, siano risparmiate ad altri. Non è da meno di quello che fai tu
Io invece vorrei chiederti cosa intendi per libertà? | | RISPONDI AL COMMENTO |
Risposta inserita da Mino il 20/12/2012 23:56:59 |  |
@ Passaggio
Perchè "si dovrebbe" fare quello che dicono?
E "dicono" a chi è riferito?
Grazie | | RISPONDI AL COMMENTO |
Risposta inserita da Giordano per Passaggio il 20/12/2012 23:43:07 |  |
Travasare e travisare
Molto meglio accorgersi che " dicono e non fanno" e non restare indifferenti a questa icìncoerente schizofrenia
Una persona che dice e non fa -tra l'altro-si pone su un piano altro rispetto a colui che dovrebbe essere un suo compagno di cammino e che finisce per divenire un allievo o esecutore di ordini, in un rapporto che non è più solidale e tra pari, ma gerarchico
E prima poi il sospetto che ciò che viene detto sia irrealizzabile e orientato a scoraggiare o disorientare finisce per corrompere e inficiare le migliori intenzioni.
Chi dimostra coerenza tra dire e fare, dica.
Chi non è in grado di raggiungere tale coerenza e preferisce una vita da guru, rilassata e godereccia, si astenga dal pronunciarsi. | | RISPONDI AL COMMENTO |
Risposta inserita da Spada il 20/12/2012 23:06:48 |  | Bella Riccardo. Ancora una volta 'tristezza e rabbia' vengono usate come etichette-bulldozer per rimuovere come pula al vento chi ricorda verita' scomode. Tu e altri mettete al primo posto il vostro benessere senza se e senza ma; domandatevi se questo si concilia con il Vangelo. Potrebbe aiutare ad essere meno ipocriti. | | RISPONDI AL COMMENTO |
Risposta inserita da di passaggio il 20/12/2012 22:39:38 |  | fate quello che dicono, non fate quello che fanno | | RISPONDI AL COMMENTO |
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